distribuibilità degli utili nelle società consortili


 

Not. Sergio Marciano, osserva:

 

preferibile la tesi della possibilità di distribuzione di utili nelle società consortili, trattandosi  pur sempre di società commerciali.

 

La modifica alla disciplina originaria, con l'introduzione dell'art. 2615 ter, c.c., sostanzialmente afferma la possibilità dello scopo consortile (e la mancanza di un'attività rivolta al conseguimento e distribuzione degli utili) non l'esclusività dello stesso col divieto di fare utili.

 

In ordine alla distribuzione degli stessi utili appare opportuna la previsione specifica nello statuto, ma non la sua obbligatorietà.

 

In mancanza di una specifica previsione mi sembra applicabile, anche in questa ipotesi, il principio della distribuzione in ragione delle quote, o azioni, possedute.